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Il Glaucoma, ladro silenzioso della vista

Il glaucoma è una “neurotticopatia cronica progressiva” che determina un‘alterazione a carico della testa del nervo ottico e del campo visivo.

È definito anche come ”il ladro silenzioso della vista”, poiché decorre nella maggior parte dei casi in modo del tutto asintomatico, portando ad una riduzione progressiva del campo visivo con un visus pressochè normale.

Rappresenta la seconda causa di cecità nel mondo, circa 60 milioni di individui ne sono affetti. In Italia colpisce circa il 2% della popolazione.

I fattori di rischio del glaucoma sono rappresentati da:

La misurazione della pressione intraoculare rappresenta un fattore predittivo importante per la diagnosi precoce della malattia. Ciononostante, la sola pressione intraoculare elevata non è più considerata essenziale per la diagnosi.

Importante è la diagnosi precoce della malattia, che si basa essenzialmente su una visita oculistica completa. La malattia è essenzialmente asintomatica, dunque ogni paziente deve essere considerato ”sospetto”.

La visita prevede:

Nei pazienti che presentano fattori di rischio o alterazioni:

Dopo i 40 anni è dunque consigliabile eseguire una visita oculistica completa almeno ogni 1 o 2 anni, così da ottenere una eventuale  diagnosi precoce della malattia. Per coloro, invece, che presentano uno o più fattori di rischio, è consigliabile una visita oculistica all’anno a partire dai 35 anni.

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La prevenzione da complicanze postoperatorie nella chirurgia oculistica

Ogni anno numerosi pazienti contraggono infezioni ospedaliere. Una gigantesca fetta (70%) dei responsabili di queste infezioni sono patogeni resistenti ad almeno uno degli antibiotici utilizzati per distruggerli.

Le infezioni del sito chirurgico possono essere aggravate da diversi fattori, tra questi rientrano:

Considerando la prevalenza delle endoftalmiti (infezioni che colpiscono le strutture oculari interne) e l’elevato numero di interventi chirurgici per cataratta e di procedure intravitreali che si effettuano ogni anno in Italia, i casi totali di infezione possono essere stimati tra 300 e 1.000, un numero non trascurabile, considerando anche che le complicanze delle endoftalmiti
postoperatorie in una ampia percentuale di pazienti possono essere gravi e irreversibili, comprendenti perdita della vista e debilitazione.

Venti centri ospedalieri tra i quali la nostra Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti sono stati coinvolti in un importante studio clinico: lo studio Eloom, il cui obiettivo era valutare l’efficacia antimicrobica di una soluzione oftalmica a base di olio ozonizzato in liposomi, impiegata come terapia domiciliare, nella profilassi pre-chirurgica della cataratta. L’efficacia antimicrobica è stata valutata come riduzione della carica dei batteri, presenti sulla superficie oculare, che possono causare endoftalmiti post-operatorie.

Sono stati reclutati 174 pazienti, ciascuno ha ricevuto sia il collirio a base di ozono nell’occhio da operare sia un collirio placebo a base di soluzione salina nel controlaterale. Sono state effettuate delle analisi colturali al tempo 0 in entrambi gli occhi e dopo 3 giorni prima dell’ intervento chirurgico. Al tempo 0 il 70% dei tamponi erano “positivi” con presenza prevalente di:

In entrambi i terreni di coltura impiegati è stata osservata una significativa riduzione della carica microbica dopo 3 giorni di trattamento con olio ozonizzato liposomiale per uso oftalmico; la riduzione è quasi del 92%; la carica nel controllo (soluzione salina) resta invariata.

Ozodrop soluzione oftalmica protettiva e lubrificante

L’olio ozonizzato liposomiale (OZODROP COLLIRIO), somministrato in profilassi domiciliare nei giorni prima dell’intervento chirurgico di cataratta, è risultato in grado di ridurre in maniera significativa la carica microbica congiuntivale di batteri potenziali patogeni che potrebbero causare infezioni post-operatorie.

L’attività antisettica, insieme con l’assenza di tossicità o di potere allergizzante, suggerisce che l’olio ozonizzato liposomiale potrebbe essere considerato un adiuvante sicuro ed efficace per una profilassi domiciliare preoperatoria, rendendo la profilassi complessiva più efficace, dati anche i crescenti dati di antibioticoresistenza di molti patogeni.

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Cheratocongiuntivite di Vernal

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